L'inchiesta sulle ipotesi di inquinamento dei bacini di carenaggio dell'Arsenale militare marittimo adesso è chiusa. Iscritte nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta, per una serie di reati ambientali, quattro persone: il capo funzione Sicurezza e qualità e Ambiente Stefano Patti; Antoine Manna, direttore dell'Arsenale Militare dal 16 novembre 2016; Raffaele Sanua, ex direttore della struttura, dal 30 novembre 2015 al 14 novembre 2016; e infine Domenico De Luca, direttore tecnico della ditta Sakur, che in passato ha eseguito lavori all'interno del plesso.
Al centro della vicenda che ha portato al sequestro iniziale, l'attività della Capitaneria di porto e le relazioni tecniche dell'Arpa, l'organo di controllo ambientale della Regione Siciliana, avvenute dal maggio 2017 al maggio 2018.
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