Sulla morte di due neonati gemelli, nei giorni scorsi, nell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Messina, interviene l’azienda ospedaliera universitaria, sottolineando che i piccoli, trasferiti a distanza di circa dodici ore l’uno dall’altro da un altro nosocomio, «avevano entrambi uno stato patologico che rappresentava l’evoluzione più grave, con coinvolgimento dell’intero organismo, di un’infezione».
Entrambi i neonati, figli di una coppia di Riposto (Catania), e nati all’ospedale di Taormina, precisa l’azienda, «avevano contratto altrove l’infezione, prima di giungere nella nostra azienda».
Il Policlinico rivendica che la sua struttura rappresenta «un centro di riferimento per la terapia intensiva neonatale, in cui afferiscono neonati provenienti, oltre che dai punti nascita, anche da altre Unità di Terapia intensiva neonatale di Messina e provincia al fine di poter offrire, come centro di eccellenza, il massimo grado di intensità di cure ed il più avanzato supporto tecnologico per i neonati più critici, a maggiore complessità assistenziale, e purtroppo con prognosi spesso infausta».
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