«Con questa ennesima assoluzione, si chiude un autentico calvario giudiziario che si è abbattuto sulla vita di Cateno De Luca, dovuta all'opera massacrante di una politica sporca e maleodorante, retaggio di un passato capace di strumentalizzare anche la nobile pratica della Giustizia».
Così Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, avvocati difensori del primo cittadino di Messina, commentano l'assoluzione confermata dalla Corte d'appello nel processo per il "sacco" di Fiumedinisi, sentenza che evita così la sospensione da sindaco della città.
«Oggi è l'11 settembre di quella politica autenticamente criminale - proseguono i due avvocati - e va dato atto alla magistratura messinese, spesso non tenera dei confronti di un galantuomo che l'opinione pubblica e il popolo hanno saputo ben riconoscere, di aver sempre dimostrato di contenere gli anticorpi attraverso i quali cacciare indietro ogni veleno strumentalizzatore di politicanti e faccendieri».
«L'autorità giudiziaria messinese non va ringraziata perché suo dovere è quello di fare giustizia, ma, anche avuto riguardo a polemiche del passato, va ad essa dato atto non solo di indiscutibile saggezza ma anche di aver restituito Cateno De Luca ad una missione politica e morale che lo ha segnalato, e ancor più accadrà in futuro, come l'uomo della politica del fare, contro mafia, poteri forti, corruzione», conclude il comunicato.
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