Per la scomparsa, con l'atroce metodo della lupara bianca, del giovane allevatore Salvatore Chiofalo, di cui non si hanno più notizie dalla mattinata del 27 agosto 2016, sarebbero emerse importanti tracce biologiche, mai rilevate prima, grazie ai nuovi accertamenti investigativi di tipo scientifico che erano stati disposti dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Barcellona, sui reperti che furono sequestrati dai carabinieri a Santino Cicciari, l'allevatore di 33 anni residente nella frazione Migliardo, allo stato unico indagato a piede libero per il delitto al quale vengono contestate le ipotesi di reato di omicidio e vilipendio di cadavere.
Come scrive la Gazzetta del Sud in edicola, sarebbero state rilevate tracce molecolari che non sarebbero emerse prima. Nello specifico, su richiesta del biologo forense del Centro investigazioni scientifiche, Salvatore Spitaleri, che assiste i familiari del giovane scomparso, sono stati disposti dal giudice ed effettuati dal perito approfondimenti “biomolecolari” su una pistola ritrovata dai carabinieri in una casolare sulle alture di Migliardo e su alcuni stracci sequestrati che avvolgevano l'arma.
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