Potrebbe avere risvolti politici la maxi-indagine che ha scosso l'isola di Salina, con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari per 84 indagati, per fatti che hanno come denominatore comune la gestione delle attività amministrative e dei servizi locali da parte di pubblici amministratori e funzionari dei comuni di Santa Marina Salina e di Malfa. Sembra infatti concreta la possibilità - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - che a Santa Marina Salina - dove sono numerosissimi i capi di imputazione contestati sia al precedente sindaco, Massimo Lo Schiavo, che all'attuale primo cittadino di Santa Marina Salina, Domenico Arabia, per fatti commessi quando lo stesso ricopriva il ruolo di vice sindaco di Lo Schiavo - l’opposizione consiliare (che ha chiesto e ottenuto la fissazione di una seduta urgente del Consiglio già fissata per lunedì) si prepari ad imbastire una mozione di sfiducia da proporre al consiglio comunale per disarcionare una compagine politico amministrativa da molti considerata ancora oggi saldamente in mano all’ex sindaco Massimo Lo Schiavo e che offuscherebbe l’immagine dell’isola e le sue potenzialità di sviluppo. Seppure sulla carta non ci sarebbero i numeri per l’approvazione, stante la maggioranza consiliare di cui gode la giunta Arabia, l’esito non sarebbe tuttavia scontato poiché in molti residenti si fa strada la convinzione che una piccola comunità che vive quasi esclusivamente di turismo non può permettersi di essere identificata con un sistema quale quello che emerge dall’indagine dei carabinieri coordinata dalla Procura di Barcellona.