L'esito della caccia agli abusivi della fogna adesso ha anche numeri più precisi. Sul torrente San Licandro, quasi tutto “tombato” dalla strade cittadine, sono saltate fuori 12 immissioni irregolari di acque reflue che poi, scorrendo a valle, immettevano in spiaggia prima e in mare poi, una grossa quantità di liquido inquinante. Dodici tubazioni che sversavano nel torrente, piuttosto che nella condotta fognaria cittadina, acque nere da chissà quanti anni e che ora sono state invece irreggimentate. I dodici punti di sversamento nascosti sotto la strada, sono tutti compresi nei ultimi 500 metri dell'asta torrentizia del San Licandro. Sono quindi concentrati al di sotto della Circonvallazione. La valutazione di Amam e del sindaco che possano essere 150 le abitazioni le cui acque nere terminano nel fiume ma ora non più in mare, è al ribasso. Quando ad inizio agosto è stata misurata la “portata” del fiume maleodorante che terminava a mare all'altezza della via Brasile, il dato era di 30 litri al secondo. Dall'edizione di Messina della Gazzetta del Sud