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Sterpaglie e spazzatura nel Barcellonese, il “viaggio” di Legambiente tra i rifiuti

Sembra irrisolvibile la questione dei rifiuti nella città del Longano. Colpa soprattutto dell'inciviltà dei cittadini, “titolari” di micro-discariche disseminate in ogni dove. L'Amministrazione ha cercato e cerca di fare il possibile, ma i problemi sono tanti, come le zone del territorio barcellonese da tenere sotto osservazione. Per rappresentare il degrado che ha fatto e sta facendo pagare alla città un costo sociale ed un danno ambientale elevatissimi, per non parlare delle ricadute a livello di immagine, la Legambiente del Longano ha compiuto un piccolo “viaggio”; è partita da via Garibaldi a Pozzo di Gotto, per raggiungere la foce del Torrente Longano e l'area di Cantoni.

La situazione è davvero desolante. Via Garibaldi - quartiere Pizzo Castello - si presenta pulita, ma se ci si immette verso l'interno si cominciano a notare sacchetti di rifiuti qua e là. Emblematiche erano, e lo sono tutt'ora, le situazioni di criticità sul ponte del torrente Idria, in via Custoza, direzione monte; qui i rifiuti abbandonati sono abbondanti e ci sono anche ingombranti. Ma chi è che, sistematicamente, li abbandona qui? I residenti? Oppure cittadini “in trasferta”? Superato il torrente Idria, oltrepassata la rotonda a sinistra verso la città, la strada è zeppa di rifiuti, ma c'è di più: anche lastre di eternit, un pericolo depositato ai lati della carreggiata. Rifiuti abbandonati qua e là spiccano, dopo aver percorso sulla strada statale 113 verso Merì, sulla via intercomunale Camicia, all'incrocio con la via Ragusi e nella parte bassa di via dello Stadio. In quest'ultima zona ci sono anche sterpaglie.

Rifiuti abbandonati ancora in via Case Alesci e siamo arrivati al ponte Mela, linea di confine tra Barcellona e Milazzo. Sotto il ponte si notato i “ferri” arrugginiti e sul greto del torrente rifiuti e ingombranti. Rifiuti anche nel parco giochi di via Belice, dove non mancano le sterpaglie. Proseguendo verso la litoranea, si transita verso l'ex colonia di via Cicerata, ridotta ormai ad un rudere e ad una discarica, trai ventisette beni immobili del demanio marittimo in Sicilia che possono essere assegnati a privati. Qui la situazione è rimasta immutata, anzi è peggiorata, perché i sacchi di spazzatura sono aumentati. Il “viaggio” della Legambiente del Longano si conclude di fronte ai piccoli cumuli di rifiuti di contrada Cantoni, ma è destinato a proseguire, perché purtroppo le aree degradate sono troppe, tante. Le foto sono impietose. «L'impegno di Legambiente del Longano continuerà - ha dichiarato Carmelo Ceraolo presidente della Legambiente del Longano - per osservare, denunciare e contribuire alla tutela ambientale».

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