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Manager di Sant'Agata morto in Croazia, restano gravissimi i due bambini: si temono danni neurologici

La barca su cui sono rimasti intossicati Eugenio Vinci e i suoi familiari

Rimangono gravissime le condizioni dei due bambini di Sant'Agata di Militello intossicati sulla barca a vela martedì scorso in Croazia e i medici di Spalato temono ora che possano aver subito danni di natura neurologica a causa del monossido di carbonio.

Lo scrive il quotidiano dalmata Slobodna Dalmacija che cita un neurologo del centro ospedaliero di Spalato dove i due bambini sono in cura.

La risonanza magnetica, effettuata ieri al bimbo di cinque anni, figlio del manager siciliano Eugenio Vinci morto a bordo della barca, e alla bambina di quattordici anni, figlia della moglie di Vinci, ha mostrato, scrive il giornale, conseguenze al cervello, «ma in questo momento non è possibile sapere quanto serie siano queste lesioni e se causeranno danni permanenti».

I due bambini sono ancora in un coma indotto, collegati ai respiratori artificiali, ma in condizioni più stabili rispetto ai giorni precedenti. «Per ora e troppo presto fare prognosi» su possibili conseguenze di natura permanente, ha detto ai giornalisti Branka Polic, capo del reparto di terapia intensiva pediatrica del centro ospedaliero di Spalato.

«Gli organi vitali, che erano quasi tutti compromessi, si stanno riprendendo - ha spiegato - ma solo quando i bambini verranno sconnessi dai ventilatori meccanici si potrà sapere se la funzione respiratoria si è ripresa e se esistono danni di natura neurologica».

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