Matteo Messina Denaro, uno dei latitanti più ricercati al mondo, fu operato a Messina. Subì un intervento agli occhi, probabilmente nella prima metà degli anni Novanta. E lo fece sotto falso nome, registrandosi come Giorgio Pizzo, componente della famiglia mafiosa di Brancaccio, grazie all’aiuto del boss Nino Mangano. La rivelazione inedita arriva da Gaspare Spatuzza, ex boss di Brancaccio “convertitosi” alla collaborazione con la giustizia, nell’udienza dell’11 giugno scorso del processo “Borsellino quater”, che si sta celebrando di fronte alla Corte d’appello di Caltanissetta, presieduta da Andreina Occhipinti. «So un particolare - dice Spatuzza, rispondendo alle domande di Fabio Repici, avvocato di parte civile di Salvatore Borsellino - in cui Matteo Messina Denaro ha subito un intervento agli occhi a Messina. All’epoca si andò a curare sotto il nome di Giorgio Pizzo», componente della famiglia di Brancaccio.