La squadra mobile di Messina ha arrestato l’albanese Klaidi Kaca, 30 anni, che era sfuggito all’arresto durante l’operazione antidroga denominata Tunnel nel luglio scorso, che aveva portato all'arresto di 12 persone, tra esponenti di spicco e fiancheggiatori appartenenti ad una cellula criminale dedita al traffico di droga. L’operazione di polizia rappresentava l’epilogo delle più recenti indagini condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, su una pericolosissima cellula criminale che disponeva di armi, trafficava in droga e per lo più operava nel quartiere popolare cittadino “Mangialupi”. In particolare, le indagini avevano permesso di individuare gli assetti di una compagine delinquenziale che vedeva interagire e concorrere soggetti italiani ed albanesi impegnati, con differenti ruoli e mansioni, nell’importazione di rilevanti quantitativi di stupefacente dai Balcani. Nel corso dell’operazione, tre stranieri di origini albanesi, coinvolti a vario titolo nel sodalizio scoperto, sono risultati irreperibili. Lo scorso sabato, uno dei tre è stato fermato nel porto di Brindisi mentre s'imbarcava sul traghetto diretto in Albania. Si tratta, appunto, di Kaca Klaidi, classe 1989, al cui viene contestato – oltre al diretto coinvolgimento in singole azioni di spaccio di droga – la partecipazione all’associazione per delinquere “finalizzata al recupero e successiva cessione a terzi di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e marijuana (…) Con l’aggravante di essere in numero superiore a dieci; della disponibilità di armi e di essere, taluni dei partecipi, dediti all’uso di sostanze stupefacenti”. L'uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi dove sarà trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento restrittivo.