Basterebbero 50 donatori di sangue al giorno per rendere Messina autosufficiente, ma il numero di cittadini che, fra ospedali e associazioni, si presenta a donare non supera i 30 complessivi. L’emergenza della carenza di sacche di sangue, soprattutto durante il periodo estivo, è un problema che riguarda non soltanto la città dello Stretto ma tutta la Regione. A lanciare l’ultimo allarme è stata l’Azienda Ospedaliera Papardo dove il reparto di Medicina Transfusionale, diretto dalla dottoressa Roberta Fedele, soffre anche dell’assenza di personale che possa condurre una adeguata campagna di sensibilizzazione e raccolta. La mancanza di autosufficienza della città è stata già posta all’attenzione dell’Assessorato regionale alla sanità dal presidente dell’Avis di Messina, Franco Previte, che però non ha ottenuto ancora una risposta in seguito alla sua richiesta anche di programmazione di raccolta di sangue presso le caserme della città. Intanto i primi a rispondere alla richiesta del Papardo sono stati proprio i militari dell’esercito che si stanno presentando per incrementare il numero di sacche donate in previsione dell’elevato numero di richieste durante il periodo estivo.