Piscina Cappuccini di Messina chiusa dopo il crollo, De Luca: "Inadempienze". La replica: nessun contraddittorio
Disposta la chiusura della piscina Cappuccini di Messina, dopo il crollo del tetto avvenuto venerdì scorso. "A seguito del sopralluogo effettuato con il responsabile comunale della manutenzione impianti sportivi - scrive il sindaco Cateno De Luca -, in contraddittorio con il concessionario della piscina comunale Cappuccini, è stata disposta la chiusura per l’inagibilità emersa dai recenti crolli della copertura e per le gravi inadempienze contrattuali dell’attuale concessionario". Il 26 aprile scorso la giunta comunale aveva approvato la delibera per procedere alla gara di affidamento ai privati in attesa di esame del consiglio comunale. "Nel blitz di oggi non c'è stato alcun contraddittorio tra il sindaco e il concessionario in merito alle vicende dell'impianto Cappuccini né ci poteva essere viste le modalità dell'intervento del primo cittadino". Ad affermarlo è Felice Genovese, presidente della società Waterpolo che gestisce l'impianto. "La cosa che più mi ha amareggiato - aggiunge Genovese -, è stata la gara che faceva il suo staff per accaparrarsi la foto e il video più bello da pubblicare sui social in spregio ai tanti sacrifici fatti in questi anni di gestione". Genovese ricorda che la società ha inviato comunicazioni al Comune il 27 febbraio, il 5 aprile, il 10 aprile e il 10 maggio 2019 chiedendo la convocazione di un incontro urgente al fine di definire in contraddittorio le problematiche della struttura e rinegoziare l'accordo transattivo in essere con il Comune. "È superfluo rappresentare che il complesso sportivo Cappuccini è uno degli impianti più importanti d'Italia. La chiusura di tale impianto, oltre ad arrecare gravissimo danno alla collettività, rappresenta l'ennesimo fallimento di una città rassegnata".