Il mare antistante il litorale di Barcellona, tra le contrade Cantoni dov'è ubicato il depuratore comunale e Spinesante, nel punto in cui si riversa nel Tirreno lo scarico del “troppo pieno” della condotta fognaria, anche per l'estate 2019, nonostante i dati siano di fatto quasi dimezzati rispetto al 2015, conquisterà ancora una volta, con i suoi 800 metri di divieti di balneazione, il primato negativo del più lungo tratto di costa del territorio provinciale, dopo quello di Messina, interdetto alla balneabilità. I tratti classificati come “permanentemente non balneabili per inquinamento”, sono infatti quelli di sempre, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, nei pressi dello scarico del “troppo pieno” di Villa Crisafulli per 400 metri verso ovest, e nella zona del depuratore comunale per 400 metri verso est fino alla foce del torrente Patrì. Agli 800 metri di mare interdetto per inquinamento si aggiungono, in zona Caldà, altri 100 metri fino al torrente Mela perché zona interessata dalle immissioni in mare degli scarichi provenienti dal torrente. Resta invece critica la condizione del tratto di spiaggia per il quale, al di là del periodo estivo, non è stata mai prevista la rimozione di rifiuti. Anzi la spiaggia è ricettacolo di rifiuti di ogni genere.