Consapevole delle devastanti conseguenze che possono avere i roghi boschivi, la prefettura di Messina ha convocato ieri un incontro con l'obiettivo di analizzare le iniziative e le misure operative da attuare per contrastare un fenomeno spesso attuale nella bella stagione.
Al tavolo, presieduto dal prefetto Maria Carmela Librizzi, hanno partecipato, oltre ai responsabili delle forze di polizia, anche i soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti nelle attività antincendio, oltre al referente individuato dall’Anci in rappresentanza dei Comuni delle zone ionica, tirrenica, nebroidea e insulare della provincia di Messina.
Le linee guida sono costituite dalla direttiva emanata dal presidente del Consiglio dei ministri, che elenca gli indirizzi operativi per l’attività antincendio 2019 e mira a ottenere, come l’anno scorso, una riduzione sia del numero de roghi che degli ettari di terreno percorsi dal fuoco.
«Tale positivo risultato – ha sottolineato il rappresentante del Governo – si deve alla maggiore capacità di risposta al fenomeno conseguita alla progressiva attuazione degli interventi migliorativi del sistema di prevenzione e contrasto realizzati a livello locale». Per questo, il prefetto Maria Carmela Librizzi ha ribadito la necessità di non abbassare la guardia e di attuare, piuttosto, azioni a tutela della pubblica e privata incolumità, a salvaguardia del patrimonio naturale e ambientale del territorio.
A tal proposito, anche quest’anno, il prefetto trasmetterà ai sindaci dei 108 Comuni una direttiva ad hoc in cui sono invitati a emanare ordinanze volte a vietare l’accensione di fuochi o braci per eliminare residui vegetali durante il periodo di massimo rischio incendi e, allo stesso tempo, finalizzate a obbligare i proprietari dei fondi incolti ad attuare interventi di pulizia dei terreni, specialmente quelli vicini a reti viarie di trasporto.
Contestualmente, il prefetto ha ribadito l’importanza dell’istituzione e dell’aggiornamento del cosiddetto “Catasto delle aree percorse dal fuoco”, insieme alla puntuale ricognizione, nei Piani di Protezione civile comunali, degli obiettivi sensibili presenti sul territorio e delle risorse disponibili e a una capillare informazione alla cittadinanza dei comportamenti da seguire in caso di emergenza.
Durante il vertice, si è stabilito che le forze di polizia rafforzeranno i controlli nelle giornate considerate ad alto rischio incendi e intensificheranno le indagini nel caso in cui bisognerà individuare gli autori.
Inoltre, il Cas è stato invitato a rinnovare la convenzione con il Comando provinciale dei vigili del fuoco relativa alla presenza di mezzi antincendio in piazzali autostradali e a dotare le gallerie di un numero congruo di estintori.
Sotto la lente anche i profili di sicurezza degli elettrodotti nelle zone boschive e l’obbligo della scerbatura e pulizia delle aree adiacenti ai siti industriali, a strade e ferrovie. Infine, sottolineato il ruolo attivo che il nuovo Codice di Protezione civile assegna ai cittadini.
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