Clima disteso, spirito collaborativo e l'intenzione di raggiungere un obiettivo comune: incidere, laddove gli strumenti urbanistici lo permetteranno, sullo sviluppo di quelle porzioni di territorio “disponibile”, cioè senza vincoli sovraordinati. Valorizzandone le peculiarità. Il vicesindaco Salvatore Mondello ha portato ieri in commissione consiliare il proprio bagaglio di idee per la definizione del nuovo Piano regolatore generale, illustrando ai commissari come intende strutturare il lavoro e rispondendo, al contempo, a tutti i dubbi posti durante l'interessante seduta. Partendo dalla discussa nota dei due dirigenti regionali dell'Ambiente e dell'Urbanistica in merito a possibili speculazioni sulle Zone a protezione speciale: «Risponderemo a tutti i rilievi mossi, ho già ascoltato i responsabili degli uffici e in trenta giorni forniremo i chiarimenti, ma i termini non sono perentori. Il canovaccio è già concordato e affronteremo la questione lottizzazioni punto su punto, dove ci sono perplessità ci prenderemo tutto il tempo che serve per evitare l'insorgere di eventuali contenziosi». E proprio i tempi, piuttosto, sono più difficili da inquadrare: «Stabilirli è un terno a lotto, nella mia esperienza ho visto un Prg passare da quattro sindaci e venire alla luce quando di fatto era già obsoleto e andava aggiornato. Questa Commissione stabilirà un cronoprogramma di lavori per contingentare le scadenze e stare anche col fiato sul collo ai tecnici. Il primo schema di massima dovrebbe sorgere entro dicembre. Vorremmo che la programmazione urbanistica cammini di pari passo con le attività portate avanti da Consiglio e Giunta su altri fronti come il Risanamento, così da sapere subito cosa fare su determinate zone di territorio». Leggi la versione integrale dell’articolo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.