Le polemiche di questo primo mese di “porta a porta” potrebbero presto spingere l'amministrazione comunale a imprimere un cambio di rotta in corsa al servizio di raccolta rifiuti, per evitare ulteriori disagi e disservizi che rischiano di creare problemi ai residenti ma anche riflessi negativi all'immagine stessa della capitale del turismo siciliana. Per questo si valuterà l'opportunità di discutere, e concordare, con la Regione Siciliana alcune eventuali modifiche al piano Aro. Prima, però, bisognerà aspettare l'esito definitivo dell'appalto per l'Aro Taormina, visto che, di fatto, al momento, la città è ancora in una fase di gestione provvisoria del servizio di raccolta rifiuti, mediante cioè ordinanza sindacale che ha affidato sin qui il servizio sino a fine maggio alla ditta “Onofaro”. All'Urega è stata effettuata lo scorso marzo l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto da quasi 22 milioni per l'Aro Taormina, per l'individuazione della società che dovrà cioè gestire poi, nei prossimi sette anni, il servizio di raccolta rifiuti nella Perla dello Jonio e, in quel contesto, la migliore offerta è stata quella dell'impresa “Tekra” di Angri (Salerno), mentre seconda classificata è risultata proprio la “Onofaro” di Naso. Al momento, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, è in atto una contesa tra le due ditte sull'esito della gara e bisognerà aspettare l'aggiudicazione definitiva.