C'è qualche “pasticcio” di troppo a rendere agitate le acque della Messina Social City. Azienda che seppur neonata, ha già dovuto affrontare più di una strada in salita. Due gli elementi critici di questi giorni: il “nuovo” contratto di servizio che regola i rapporti tra Comune e azienda e, soprattutto, il no del consiglio comunale ad una variazione di bilancio proposta dall'Amministrazione, e che prevedeva un “movimento” di 520 mila euro proprio in favore della Messina Social City. Somme necessarie per una serie di impegni, tra i quali pagamenti di fornitori e stipendi. Di cosa si trattava, in quest'ultimo caso? Le somme attualmente distribuite nei vari capitoli di bilancio dedicati ai servizi sociali, così come erano distribuite quando i servizi venivano resi tramite appalti alle cooperative, dovevano confluire tutte nella voce relativa al contratto di servizio con l'azienda. Una variazione tecnica, di fatto, per liquidare i corrispettivi per i servizi resi dall'azienda. E quindi anche per gli stipendi. Il consiglio comunale, però, martedì sera ha votato no: hanno prevalso le 12 astensioni sui 10 sì. E adesso? La soluzione potrebbe essere meno complessa di quanto sembrasse fino a ieri mattina dopo il voto: una nuova delibera, diversa da quella bocciata ma con la variazione di bilancio per i servizi sociali, in modo da salvare capre e cavoli. L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.