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Tentata estorsione, torna libera la cartomante di Acquedolci Isabella Di Bella

Rimessa in libertà dopo tredici mesi la 69enne di Acquedolci Isabella Di Bella, imputata per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso nel processo in corso al Tribunale di Patti scaturito dall'operazione Concussio.

La difesa, riporta la Gazzetta del Sud in edicola, ai fini dell'attenuazione della misura, aveva presentato le risultanze di una propria indagine documentando, anche con materiale fotografico supportato dalle testimonianze rese in udienza lo scorso 2 maggio, le frequentazioni di carattere conviviale tra l'imputata, che esercitava la professione di cartomante, e i due coniugi imprenditori, oggetto delle richieste estorsive per l'appalto da un milione di euro, bandito dal Comune di Mistretta, per lavori di valorizzazione e fruizione del patrimonio artistico sui 12 siti della “Fiumara d'arte”.

Secondo l'accusa fu Isabella Di Bella, approfittando del rapporto di fiducia instaurato, a mettere in contatto il titolare dell'impresa Pegaso di Brolo, vittima del tentativo di estorsione, con Pino Lo Re, suo congiunto, esponente del sodalizio mafioso della famiglia di Mistretta.

 

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