Con ordinanza sindacale, a tutela della salute di due minori affetti da favismo, è stato disposto il divieto di coltivazione di leguminose fresche (fave e piselli), per un raggio di 300 metri, e di vendita degli stessi prodotti alimentari, anche in forma ambulante per un raggio di 150 metri, in via Alessandro Pertini, contrada Citola, cooperativa Prosperità 21, all’Annunziata e in via XXIV Maggio 107 is. 261.
La disposizione stabilisce inoltre, a spese dei proprietari, l’estirpazione e la distruzione delle piantagioni di leguminose già sviluppate eventualmente presenti nel raggio di metri 300 in linea d’aria dalla residenza. Il Corpo della polizia municipale dovrà procedere al controllo e vigilanza nei confronti di coloro che non ottemperino alle misure disposte con denuncia all’Autorità giudiziaria in conformità all’art. 650 del Codice Penale, e provvedere altresì, avvalendosi del supporto operativo del Dipartimento Autoparco, allo smantellamento coattivo di eventuali coltivazioni a spese a carico delle parti interessate ai terreni. Si ricorda inoltre l’obbligo per gli esercizi cittadini, che commercializzano fave e piselli freschi, l’esposizione di idonei cartelli che riportino in modo visibile, chiaro e leggibile, la dicitura “Attenzione zona rischio di crisi emolitica da favismo, derivante dalla vendita di leguminose fresche (fave e piselli) sfuse”, come previsto dal provvedimento sindacale n. 59 del 23 marzo 2012.
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