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L'amore non corrisposto di una bidella di Barcellona per una collega, condannata per averle palpeggiato il seno

La bidella di Barcellona, C. C. 55 anni, accusata di violenza sessuale, per aver “palpeggiato il seno” ad una collega di 64 anni, mentre questa si trovava all'interno della guardiola di un Istituto d'istruzione di Milazzo, è stata condannata al termine del processo celebrato con il rito abbreviato, per l'ipotesi più lieve del reato di violenza sessuale, alla pena di 1 anno, 1 mese e 10 giorni di reclusione, dal gup Salvatore Pugliese.

La donna ha ottenuto dal giudice la sospensione della pena ed il beneficio della “non menzione” nel certificato del casellario giudiziario e ciò per la lieve entità del fatto. Inoltre la stessa dovrà risarcire in sede civile la collega di 64 anni, originaria di uno dei paesi della zona compresa tra Milazzo e Villafranca che nel processo si è costituita parte civile con l'avv. Edoardo Omero. Il pm Matteo De Micheli aveva invece chiesto una pena più pesante, 2 anni e 2 mesi, senza la condizionale.

I difensori dell'imputata, avvocati Giuseppe Genovese, Tommaso Calderone e Sebastiano Campanella, che ritengono non si sia trattato di atto di violenza sessuale (né di vicende legate ad inesistenti contrasti sentimentali come peraltro confermato dalla stessa persona offesa), perché commesso davanti ad altre 4 persone, hanno annunciato ricorso contro la sentenza. Inizialmente la Procura aveva chiesto l'archiviazione del caso.

Il gip Fabio Gugliotta a seguito di opposizione della persona offesa che aveva già denunciato la collega per atti persecutori a seguito di contrasti insorti tra le due due donne, ha formulato l'imputazione coatta che ha portato alla celebrazione del processo abbreviato.

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