Taormina, dialogo tra magistratura e finanza: l'intervento del nuovo presidente Anm Pasquale Grasso
Dialogo con il territorio e le istituzioni, attenzione alle dinamiche di trasformazione socioeconomica che inevitabilmente si trasferiscono nelle aule di giustizia, ma sono anche da esse condizionate, e, parallelamente, garanzie di aggiornamento costante in un professione che, più di altre, incide profondamente sull’evoluzione e le caratteristiche del sistema Paese in tutti i suoi ambiti. Sono le linee di azione tracciate dal nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati Pasquale Grasso, giudice civile a Genova, intervenendo stamattina a Taormina al decimo meeting di diritto fallimentare e tributario, promosso con la direzione scientifica del consigliere della III Sezione della Corte di Cassazione Cosimo D’Arrigo e incentrato, attraverso cinquanta interventi dei massimi esperti in materia, sul dialogo tra magistratura e finanza al fine di eliminare l’impasse che blocca ingenti risorse in procedure esecutive infinite nelle aule di giustizia. E proprio di fronte alla platea composta da operatori del mondo giudiziario, economico e accademico, l’esponente di Magistratura Indipendente, corrente che dopo vent’anni torna alla guida dell’Anm, ha voluto ribadire la "costante consapevolezza dell’inserimento della nostra attività nel tessuto economico e sociale, fondamentale nelle democrazie avanzate. E soprattutto oggi è evidentissima l’attenzione a inseguire e anzi condurre l’evoluzione giuridica e delle condotte concrete in settori sottoposti ad accelerazioni continue della trasformazione dell’economia, che si riverbera sul diritto". Il vertice dell’Anm ha poi manifestato "l’orgoglio di rappresentare i magistrati, da ragazzo del Sud cresciuto al nord, nel venire a fare questo primo intervento da presidente dell’Associazione nazionale in un posto del Sud, una cornice spettacolare come questa, specchio delle persone del Sud".