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Plastica al bando e pulizia delle spiagge in diversi centri della provincia di Messina

Rifiuti di plastica

Scattano dal 2 maggio i divieti di usare sacchetti in plastica non biodegradabile. A fare da apripista nel comprensorio è l'esecutivo di Maurizio Crimi, con il progetto “Furnari plastic free”. Ma la mobilitazione è molto ampia e riguarda numerosi centri: ad esempio nella Valle del Mela la città di Santa Lucia ha assunto una serie di iniziative e, come abbiano avuto modo di focalizzare nei giorni scorsi, l'argomento è stato anche al centro di un consiglio comunale straordinario.

Quanto a Furnari, epicentro di un'iniziativa comprensoriale, con ordinanza sono state ufficializzate le disposizioni per la minimizzazione dei rifiuti, l'incremento della differenziata, il divieto della commercializzazione e dell'uso di contenitori e stoviglie monouso con materiali non biodegradabili.

L'esecutivo, riporta la Gazzetta del Sud, ha dato un seguito alla richiesta del movimento “Cinquesei” di Terme Vigliatore, che ha chiesto ai comuni di anticipare gli effetti della direttiva europea sul divieto di commercializzare prodotti in plastica non compostabile. In provincia di Messina è stato il comune di Malfa ad adottare per primo queste disposizioni - e lo ha fatto in modo piuttosto restrittivo - e ora si è “accodato” il comune di Furnari. Sulla stessa linea si dovrebbe attivare a breve anche il sindaco di Terme Vigliatore Domenico Munafò.

 

 

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