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Tortorici, operazione "Affari di famiglia": la Cassazione annulla 10 condanne

Corte di Cassazione

Colpo di scena nel grado finale di giudizio dell'operazione “Affari di famiglia”, nata a seguito della retata antidroga sui Nebrodi scattata il 6 giugno 2014. La Corte di Cassazione, infatti, ha annullato 8 condanne con rinvio mentre, per altre due, ha disposto il non rinvio: in questi ultimi due casi assolvendo, secondo la sentenza di primo grado, Giuseppe Consales, di Tortorici, e Valentino Conti Bellocchi, di Torrenova. In appello il Consales era stato condannato ad 1 anno e 4 mesi e 6.000 euro di multa mentre il Conti Bellocchi era stato condannato ad 1 anno e 4 mesi e 4.000 euro con la sospensione della pena. Ma veniamo al gruppo più folto dell'annullamento con rinvio.

Per questi otto imputati, ricorrenti davanti alla Suprema Corte e difesi dagli avvocati Alessandro Pruiti Ciarello, Benedetto Ricciardi, Stefano Rametta e Bernardette Grasso, è stato deciso l'annullamento con rinvio della condanna: nei loro confronti, dunque, sarà celebrato un nuovo processo davanti alla Corte d'Appello di Reggio Calabria. Si tratta di Alessandro Talamo e del suo fratello gemello Mirko, di Michele Bontempo Ventre, Salvatore Marino Gammazza, Sebastiano Galati Massaro, Antonino Conti Mica detto Massimo, Giuseppe Barbagiovanni e Salvatore Calogero Conti Bellocchi. Sono tutti residenti a Tortorici tranne il Bontempo Ventre che è di Rocca di Caprileone ed il Conti Bellocchi, di Torrenova.

La Cassazione ha sostanzialmente mutato il quadro della sentenza d'appello che, rispetto al primo grado, aveva registrato condanne molto più alte nei confronti di vari imputati. Le accuse contestate, a vario titolo, erano di traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, per alcuni con l'aggravante dell'associazione.

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