La Corte d'appello (presidente Alfredo Sicuro) ha confermato le due condanne, decise dal Tribunale di Barcellona il 28 settembre 2017, nel processo scaturito dall'operazione antimafia “Vecchia Maniera”.
La conferma delle pene decise in primo grado hanno riguardato il collaboratore di giustizia, l'ex capo del clan dei “Mazzarroti”, Carmelo Bisognano, per il quale era stata determinata la condanna a 5 anni di reclusione, in quanto riconosciuto colpevole di tentata estorsione nei confronti dell'imprenditore Giuseppe Torre di Terme Vigliatore e di intestazione fittizia di beni in relazione alla creazione della società “Ldm Costruzioni srl”; e l'imprenditore gioiosano Tindaro Marino che era stato condannato a 2 anni di reclusione, il quale rispondeva soltanto di intestazione fittizia di beni, sempre in relazione alla creazione della società “Ldm”, costituita costituita in provincia di Pesaro Urbino grazie a presta nomi che hanno favorito il duo “Bisognano e Marino” e per i quali è ancora pendente un processo in Tribunale.
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