I sindaci dei 9 comuni della provincia di Messina, Furnari, Mazzarrà Sant'Andrea, Venetico, Valdina, Cesarò, San Teodoro, Forza D'Agrò, Casalvecchio e Savoca, obbligati dalla Regione a gestire la rete idrica trasferita dall'Eas, chiedono al governo regionale, alla luce dell'inerzia dell'Ato idrico della provincia di Messina che non riesce a funzionare, l'adozione di un provvedimento normativo che «permetta ai singoli comuni interessati di predisporre la sospensione delle procedure di passaggio forzoso delle strutture idriche». E per questo, nella riunione di ieri a Furnari, hanno partecipato numerosi sindaci, anche di comuni che temono l'imposizione della “tariffa unica” che farebbe aumentare notevolmente il costo dell'acqua per le famiglie dei piccoli paesi. L'unica possibilità che i Comuni stanno vagliando è quella di aderire all'Amam di Messina, unica azienda che può imporre un tariffario, anche se mancano le garanzie sugli interventi agli impianti. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.