La Corte d'appello di Messina ha annullato il risarcimento di 259.200 euro che nel giugno del 2017 i giudici di primo grado avevano riconosciuto ai tre figli minorenni di Marianna Manduca, dopo avere riconosciuto la responsabilità civile dei magistrati rimasti inerti nonostante le 12 denunce della donna, poi uccisa dal marito nel Catanese.
La vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia, Mara Carfagna, si dice "incredula e indignata per la sentenza" di secondo grado che impone ai "tre orfani di Marianna Manduca di restituire la già misera somma che il Tribunale di Messina aveva previsto a loro risarcimento".
"La Corte d'Appello - aggiunge Mara Carfagna - dice quindi agli orfani, e a tutti noi, che quel femminicidio non poteva essere evitato, denunciare i violenti è vano".
"Non è mio costume mancare di rispetto alla magistratura - sottolinea Mara Carfagna - ma non posso astenermi dal dire che questa è l'ennesima beffa verso chi è vittima di violenza eppure trova il coraggio di denunciare, e soprattutto verso i più fragili, i più indifesi: gli orfani che hanno visto la madre uccisa dal padre. Questo è il risultato del messaggio politico che il Governo ha dato negando un fondo adeguato agli orfani di femminicidio, ma anche il segno che, al di là della propaganda, questo Paese rischia di fare retromarcia su diritti fondamentali e acquisiti. Ci auguriamo - conclude Carfagna - che la Cassazione ripristini legalità e giustizia e che, almeno di fronte a questo, il Governo si muova per sostenere le famiglie che accolgono e crescono bambini e ragazzi così orribilmente feriti".
Di "sentenza inaccettabile" parla la presidente del Telefono Rosa Nazionale, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli che "non accetta che tre ragazzi orfani della mamma, con il padre che ha tolto loro l'affetto più caro e li ha lasciati soli senza mezzi di sussistenza vengano nuovamente colpiti da parte di chi dovrebbe aiutarli a vivere e a crescere in un paese sensibile ai più deboli. La Corte di Appello di Messina ha annullato il risarcimento di 259mila euro riconosciuti ai tre figli minorenni, orfani di femminicidio di Marianna Manduca. In pratica lo Stato potrebbe richiedere la restituzione di quanto già riconosciuto nella sentenza".
"Le volontarie tutte del Telefono Rosa - prosegue la presidente - sono indignate: da una parte si parla di aiuti ai più deboli, dall'altra si permette che questi ragazzi restino soli, senza protezione, senza nessun futuro. Chiediamo al ministro Bonafede di intervenire immediatamente affinché sia ristabilito un diritto sancito non solo dalla legge, ma dal rispetto verso tre giovani per offrire loro un futuro dignitoso. Ci auguriamo al più presto un intervento riparatore per ridare giustizia ai tre ragazzi di 17, 16 e 14 anni, la cui vita è stata irreparabilmente sconvolta dalla perdita di entrambi i genitori".
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