Sono ore di registrazioni video. Da vedere e rivedere. Per cercare di incastrare e contestualizzare gli orari di quell'andirivieni di Cristian Ioppolo con gli accadimenti temporali nella casa del delitto, a S. Lucia sopra Contesse a Messina. Se quei fotogrammi sono le prove di un femminicidio, quello che ha interrotto la giovane vita di Alessandra Musarra il giorno prima dell'8 marzo, lo diranno le indagini della squadra mobile, come si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola. È lì, infatti, in quegli uffici della Questura, che gli investigatori stanno visionando in questi giorni tutte le registrazioni video che è stato possibile recuperare in quella zona, che non è certo una via del centro piena zeppa di telecamere. Ma non è tutto. A quanto pare c'è un'altra clamorosa novità legata al “secondo uomo”. Per la verità era una voce che si rincorreva tra i vicini subito dopo la tragedia, ma ora si starebbe concretizzando anche sul piano investigativo, anche in relazione ad alcune testimonianze. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Messina