Si avvicina la più consistente opera di riqualificazione ambientale e viaria di un torrente, in termini finanziari, mai realizzata a Messina. Al di là del suo valore, 30 milioni di euro, la sistemazione straordinaria dell'alveo del Bisconte-Catarratti con conseguente allargamento della strada comunale (in media, di 2 metri) potrebbe cominciare ad aprile, attuando in un anno e mezzo e la tanto attesa ricucitura urbanistica e di decoro tra i due villaggi e lo svincolo centrale della tangenziale, ovvero il viale Europa e la via Comunale Camaro, all'altezza della farmacia Latteri. Finalmente un'opera all'interno del tessuto urbano, che s'affianca alla nuova via Don Blasco in costruzione nelle aree morte della Ferrovia, a valle della via La Farina. L'operazione Bisconte-Catarratti, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, promette finalmente di colmare quel vuoto abissale che risale addirittura alla Legge 10 sul risanamento della città visto che per la prima volta quest'intervento venne progettato negli anni '90 del secolo scorso. Ma facciamo il punto, anche per comprendere quando effettivamente l'appalto, aggiudicato dall'Ufficio commissariale regionale per la riduzione del rischio idrogeologico su progetto del Comune di Messina, potrebbe decollare e risultare quindi “visibile”. Come ricorda Mellini, l'impresa aggiudicataria, tuttora in via provvisoria, con ribasso d'asta per oltre il 37 per cento, è il consorzio PC, Produttori e Consumatori di Maletto (Catania).