Il rumore è quello di un ruscelletto di montagna. Ma quello che scorre incessantemente da ottobre non sono acque limpide dei nostri colli, ma litri e litri di percolato. Da cinque mesi, tutto questo veleno finisce in grandi serbatoi che vengono svuotati regolarmente e trasferiti in Calabria alla cifra di 70.000 euro al mese da Messina Servizi. Stiamo parlando di oltre 10.000 litri al giorno di questo “cocktail” di acqua e macerazione dei rifiuti.
È solo una delle eredità della discarica di Portella Arena, a Messina, la più grande emergenza ecologica della città con i suoi 150.000 metri quadri di estensione a tre minuti dalla spiaggia di Pace e con l'omonimo torrente che passa proprio sotto quella montagna di rifiuti prima di sbucare in mezzo a discariche abusive, in un alveo contingentato che scappa fino a mare. Dopo 18 anni, solo ora ripartono i lavori di messa in sicurezza. Per 26 anni, dal 1972 al 1998, da valle a monte si sono scaricati i rifiuti di Messina e di altri Comuni della provincia.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Messina in edicola.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia