Un tour fra i laghi da far rizzare i capelli. E' quello documentato dal consigliere comunale Alessandro Russo e dal due volte campione del mondo di canottaggio under 23 Giovanni Ficarra che in barca a remi, lo scorso due marzo, hanno ripreso le condizioni in cui versa, in particolare, lo specchio acqueo di Ganzirri. A 18 anni dall'istituzione della riserva naturale orientata di Capo Peloro, che comprende anche il lago di Faro e i canali di collegamento con il mare e le linee di costa, Russo si domanda se non sia arrivato il momento di un aggiornamento del regolamento che vige nell'area. Lo stato dei luoghi impone, però prima di tutto, una riflessione. Ma se questa è una riserva con le tutele per il passaggio dell'avifauna migratoria e quindi una zona ad alto tasso di attenzione per l'inquinamento, è possibile che le condizioni del fondale e delle rive dei laghi siano quelle viste nel reportage presentato da Russo e Ficarra? Si nota ogni tipologia di rifiuto: dalle bottiglie ai motori delle barche, dalle scarpe ai flaconi di detersivo passando per gli pneumatici. «Chi ha vigilato in questi anni?» si è domandato nella conferenza stampa il consigliere Alessandro Russo che consegnerà a breve alla Città metropolitana, che gestisce la Riserva, il reportage. E qui entra in ballo la comunità del canottaggio che ha eletto Giovanni Ficarra della CC Peloro, suo portavoce. "L'utilizzo del lago è limitato a soli 700 metri sui 1700 dell'intera lunghezza - spiega il campione messinese - tuttavia il nostro molo autorizzato è realizzato proprio nella zona “vietata” e viene consentito il transito per arrivare alle corsie libere. In pratica ci viene consentito il passaggio ma non l'allenamento". Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Catanzaro in edicola oggi.