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L'omicidio di Alessandra a Messina, autopsia e analisi del telefonino del fidanzato per fare luce sul delitto

Autopsia e accertamenti tecnici sul telefonino di Cristian Ioppolo. Sono i due passaggi fondamentali per sciogliere i tanti punti oscuri dell'omicidio di Alessandra Musarra, avvenuto mercoledì scorso nella sua abitazione di Santa Lucia sopra Contesse, in contrada Campolino.

L'esame necroscopico, il cui incarico sarà conferito lunedì pomeriggio dal sostituto procuratore titolare del fascicolo Marco Accolla al medico legale Patrizia Napoli, stabilirà ora e causa del decesso.

Gli esami sul cellulare del fidanzato sottoposto a fermo perché ritenuto l'assassino della ventinovenne potrebbero invece rivelare dettagli importanti sui contatti tra i due prima del delitto. Non solo: potrebbe pure fare emergere altri elementi nelle ore successive al femminicidio che in base a una prima ispezione cadaverica dovrebbe collocarsi dopo la mezzanotte e comunque prima delle 2 di giovedì.

Intanto, si attende l'esito della decisione del giudice Tiziana Leanza in merito alla convalida del provvedimento firmato dal magistrato Accolla. Il faccia a faccia col gip, nel carcere di Gazzi, si è tenuto oggi pomeriggio. L'indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere e il giudice si è riservato di sciogliere la riserva nelle prossime ore. Avrà tempo fino alle 10 di lunedì. Dal canto suo, il difensore di Ioppolo, l'avvocato Alessandro Billè, ribadisce che il suo assistito non ha reso alcuna confessione in Questura, ma ha fatto solo parziali ammissioni in relazione ad alcuni aspetti della delicata inchiesta che vede impegnati gli investigatori della Squadra mobile e i colleghi della Scientifica.

 

 

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