Una relazione sentimentale iniziata due anni fa sotto i migliori auspici, ma sfociata in soprusi e violenze. Una coppia giovane di Messina, entrambi poco più che ventenni, progettavano un futuro radioso e si godevano il presente.
La felicità, però, ha lasciato il posto a maltrattamenti, subiti quotidianamente dalla ragazza. Viveva ormai in uno stato di assoluta soggezione sopportando silenziosamente le continue umiliazioni, le lesioni, le imposizioni.
Lui la picchiava per futili motivi. Non le risparmiava calci e spintoni, anche in presenza di altri. In un episodio le aveva addirittura rotto un dito. Le impediva di frequentare le amiche, truccarsi, usare scarpe col tacco e abiti succinti.
La controllava costantemente, costringendola ad inoltrargli video per verificare dove e con chi fosse. E poi gli insulti e le denigrazioni e la minaccia di diffondere sue immagini compromettenti qualora lo avesse lasciato.
Un rapporto malato, troncato dalla Squadra mobile, dopo la denuncia della sorella e delle amiche. Adesso il fidanzato violento è dietro le sbarre del carcere di Gazzi, in quanto destinatario di una misura emessa dal gip Salvatore Mastroeni, su richiesta del sostituto procuratore Roberta La Speme.
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