L'assunzione di sostanze stupefacenti da parte dei minori rappresenta una “spia” preoccupante. Un segnale d'allarme di fronte al quale bisogna agire per tempo, con interventi mirati e interforze. A questo fenomeno è stata dedicata una riunione svoltasi mercoledì scorso, al Palazzo del Governo, e presieduta dal prefetto Maria Carmela Librizzi. Obiettivo: valutare l'adozione di misure preventive finalizzate a contrastare quella che è una piaga sociale.
Il nodo da sciogliere è piuttosto delicato, come sottolineato dal prefetto Librizzi, «considerato che dagli studi sull'argomento e anche da recenti articoli di stampa emerge che il consumo di sostanze stupefacenti da parte dei giovani continua ad essere diffuso e addirittura in crescita relativamente a fasce d'età che riguardano ragazzi di 13-14 anni». Tutti concordi, i soggetti presenti al tavolo prefettizio, sull'importanza di attività condivise, nel rispetto delle specifiche competenze. Ribadita, poi, la necessità di individuare percorsi virtuosi di presa in carico e accompagnamento delle famiglie dei minori.
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