Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Trasporti, a Messina lavoratori Atm in sciopero l'8 marzo

Quattro ore di sciopero, venerdì 8 marzo, dalle 10 alle 14, per lanciare una sorta di avvertimento: “Se le modalità con cui viene gestita l’Atm non cambierà radicalmente probabilmente non sarà l’ultimo”. Così i segretari di Filt Cgil, UilTrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa, questa mattina in conferenza stampa, hanno presentato la prima azione di protesta contro la gestione De Luca-Campagna dell’azienda trasporti, “uno sciopero che ha le sue ragioni, anche se è stato definito basato sul nulla”. Per quattro ore si fermeranno bus, tram e il personale dell’azienda, unico sindacato a non aderire la Cisl. Tra le accuse mosse, “una cogestione politica con una parte del mondo sindacale, che si traduce in favoritismi e spostamenti di personale senza criteri trasparenti, meritocratici o interpelli aperti a tutti”. Ma anche “un piano esercizio contestato, con tempi di percorrenza e turni inaccettabili per il personale autista, solo a gennaio 2000 ore di straordinario, che mantiene un monte di ferie arretrato altissimo”. Denunciati anche i disagi all’utenza, “ogni giorno viene soppressa una decina di corse”. E i correttivi, come “la rotazione dei turni”, arrivano “come richieste di questi sindacati proprio per evitare privilegi”. In ogni caso “insufficienti se continua a perpetrarsi in azienda il mercato delle vacche che con logiche clientelari favorisce sempre i soliti noti”. C’è poi il nodo del direttore generale, “si opera in spregio allora statuto, con un ruolo i facente funzione senza che sia applicata la rotazione prevista”. L’ultima goccia, la riqualificazione del personale Ztl in autisti: “Mai ci siamo opposti, ma non occorre intimidire i lavoratori, basta che si operi nel campo delle regole contrattuali”. Un clima di tensione, alimentato, attaccano i sindacati, dalle parole spesso pronunciate dal presidente Pippo Campagna, “che ha descritto ingiustamente i lavoratori di Atm come privilegiati o addirittura furbetti”. Non solo una questione di stipendi dunque, negli ultimi mesi arrivato in ritardo, ma “una cattiva gestione interna non più ammissibile. Chiamiamo i lavoratori alla proposta perché all’Atm serve un radicale cambio di rotta”.

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