Un trentasettenne messinese e una coppia di anziani vittime di una truffa. Il primo passando accanto ad una Grande Punto in sosta con a bordo una persona seduta sul lato guida, sente un colpo sul lato destro della propria autovettura. Arresta la corsa, scende dal mezzo e constata che nessun danno ha riportato. Si avvicina all’uomo seduto sul veicolo fermo che, abbassato il finestrino, mostratogli lo specchietto retrovisore sinistro rotto, gli chiede di essere risarcito adducendo la colpa al suo passaggio.
Il malcapitato, insospettito dall’atteggiamento dell’uomo, contatta in sua presenza il 112. A quel punto il malfattore, messa in moto la macchina, si allontana velocemente. Ed è lì che ritenta, sperando stavolta di essere più fortunato, prende di mira i due anziani, con lo stesso modus operandi. Anche la coppia chiede l’intervento dei poliziotti.
Sul posto giungono gli operatori delle Volanti, che poco dopo individuano non lontano dai luoghi in cui aveva cercato di mettere in atto la truffe un catanese di 22 anni, con precedenti specifici, al quale il questore Mario Finocchiaro, considerata la pericolosità per la sicurezza e la tranquillità pubblica, ordina, a mezzo di foglio di via obbligatorio, di fare rientro nel comune di residenza e di non tornare a Messina per un periodo di tre anni. Sarà anche denunciato.
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