Si smorza la polemica sui lavori condotti dalla ditta Open Fiber per la messa in opera dei cavi di fibra ottica, con diversi cantieri aperti in queste settimane in città. Secondo quanto filtra da Palazzo Zanca, gli uffici avrebbero frenato rispetto alla richiesta dell’Amministrazione di stoppare i lavori, in quanto non si riscontrerebbero, al momento, i danni evidenziati. A chiarire la situazione, una nota dell’impresa Open Fiber: «Alla luce delle contestazioni mosse dall’assessorato ai lavori pubblici del Comune di Messina, Open Fiber intende in primo luogo scusarsi con la cittadinanza per i disagi arrecati. La società, inoltre, sta già attuando provvedimenti sanzionatori nei confronti delle ditte incaricate ritenute responsabili di inadempimenti contrattuali». «I disagi degli ultimi giorni - prosegue - sono comunque riferibili anche ad altri fattori: tra questi spicca il posizionamento fin troppo superficiale di numerose infrastrutture interrate presenti in città, situazione che spesso non permette ai georadar di individuare le tubazioni prima dell’attività di scavo con il conseguente e imprevisto taglio delle condutture. Tuttavia, ogni disservizio generato dalle attività di cantiere è stato prontamente risolto in poche ore e non risultano danni in essere a persone o cose. Bisogna altresì precisare che l’intervento in atto è temporaneo e focalizzato sullo sviluppo tecnologico e l’abbattimento del divario digitale, così come avviene e avverrà in altre 270 città italiane nelle quali Open Fiber impegna fondi propri di natura privata senza alcun costo per gli enti pubblici». Nel caso di Messina «è stato pianificato il cablaggio in modalità Ftth (cioè fibra fin dentro casa) di 95mila unità immobiliari con un investimento diretto di 35 milioni di euro. Al momento i cantieri sono concentrati nelle zone di viale Giostra e Rione Taormina. Tanto in centro quanto nelle aree più periferiche, ove possibile, verranno utilizzati cavidotti e infrastrutture di rete già esistenti per limitare il più possibile l’impatto degli scavi. Anche a Messina, come già accade nei cantieri aperti in tutta Italia, gli scavi saranno comunque effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale». «È opportuno sottolineare - si legge ancora nella nota di Open Fiber - che il ripristino della sede stradale oggetto di scavo avviene in due fasi distinte: provvisoria, contestuale alla posa dei cavi, con taglio largo circa 10 centimetri ricoperto con malta cementizia di colore rosa; definitiva, dopo almeno 20-30 giorni (tempo tecnico necessario per l’assestamento della malta cementizia) con scarifica e stesa dell’asfalto a caldo. Open Fiber rassicura che i ripristini verranno eseguiti a regola d’arte così come prescritto dalla normativa vigente». In caso di disagi, comunque, la ditta invita i cittadini a invite segnalazioni sui canali social o sul sito internet www.openfiber.it.