«Voglio dare forza ad altre persone che hanno vissuto un incubo come me». Proprio così: da un incubo, alla vita. Non ce la fa ancora a parlare Ilenia D’Amico, la ventenne messinese finita in coma al quinto mese di gravidanza che lo scorso 28 gennaio, all’ospedale Papardo, ha dato alla luce il piccolo Mirko. Si commuove al pensiero di ciò che ha vissuto e lascia che sia la mamma Giusy a raccontare il suo “miracolo”. «Non vedo bene da un occhio e mi fa male la testa». È iniziato così il calvario di Ilenia, una forza della natura che non ha mai sofferto di nulla, che stava portando avanti una gravidanza in assoluta tranquillità e che, da un momento all’altro, si è ritrovata in coma. «Non ricordo molto di cosa è successo», dice. Nei primi attimi si era pensato a un mal di testa dovuto alla gravidanza, ma poi mamma e papà che lavorano in una clinica hanno capito che non si trattava di una normale emicrania. «Mi si sta addormentando la faccia – ripeteva Ilenia – non sento più il braccio», fino a rispondere a malapena alle sollecitazioni dei genitori. Poi il trasferimento al Policlinico, dove la situazione è stata analizzata e illustrata a Lino, Giusy e Alessandro, il compagno di Ilenia, in tutta la sua chiarezza. «Ci hanno fatto vedere in che stato era il cervello di mia figlia, abbiamo temuto il peggio, ma abbiamo pregato sempre e l’equipe del professor Salvatore Cardali per lei ha fatto di tutto». Tanto che Ilenia a distanza di tre giorni dal quel terribile 21 settembre è riuscita, dopo essere stata operata al reparto di Neurochirurgia del Policlinico, a venir fuori dallo stato di coma in cui era piombata a causa di un’emorragia celebrale. Da lì sono iniziati mesi di preoccupazioni, paure, ansia, attacchi di panico e camomille, la priorità assoluta restava comunque la vita di Ilenia, ma Mirko, forte come la mamma, intanto cresceva e la giovane non faceva altro che ripetere di non vedere l’ora di abbracciarlo. Fino allo scorso 28 gennaio, data in cui è stato pianificato il parto cesareo e il faccino tenerissimo di Mirko ha salutato mamma Ilenia, papà Alessandro e i nonni Lino e Giusy. A seguire Ilenia durante il cesareo sono stati il ginecologo Saverio Esposito, Anna Pullia e Rosanna De Dominici. Due ospedali messinesi, Policlinico e Papardo, tanti bravi medici, una bella storia di buona sanità. Ma soprattutto «una storia da raccontare per dare coraggio a tutte quelle persone che si trovano in una situazione simile o sono malate e pensano che tutto sia finito». E invece no, Ilenia tiene in braccio il suo piccolo Mirko e sono una straordinaria fotografia della forza della vita. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.