Si è chiusa con cinque condanne pesantissime, fino a 15 anni di carcere, e un'assoluzione, l’udienza preliminare davanti al gup Simona Finocchiaro per i sei giudizi abbreviati dell’operazione antimafia Polena. Pene in alcuni casi più dure di quanto aveva richiesto l'accusa.
Si tratta dell’inchiesta sulle “nuove leve” del clan di Santa Lucia sopra Contesse, coordinata dai sostituti procuratori della Dda Liliana Todaro e Maria Pellegrino, che ha visto dipanarsi nei mesi scorsi l’attività investigativa dei carabinieri del Comando provinciale e del nucleo investigativo.
Lunedì scorso i sostituti della Dda Todaro e Pellegrino avevano formulato le richieste dell’accusa per i sei imputati che hanno scelto il rito e che consente lo “sconto” di un terzo della pena: Antonio Caliò, Giuseppe Cambria, Antonio Cambria Scimone, Tommaso Ferro, Lorenzo Guarnera e Alfio Russo.
Il gup ha riconosciuto l'esistenza dell'associazione mafiosa. Agli atti oltre le attività estorsive del clan a commercianti e imprenditori anche il tentato omicidio ai nipoti dell'ex boss del Cep, poi collaboratore di giustizia, Sebastiano "Iano" Ferrara.
Caricamento commenti
Commenta la notizia