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Polizia municipale di Messina a corto di personale, Ferlisi: "Poteri speciali per rinforzare l'organico"

Calogero Ferlisi

Ventotto assunzioni quest’anno, altre 18 entro il 2020, tutte a tempo determinato. Una finestra per prorogare (difficilmente stabilizzare) i 49 contrattisti a 32 ore. Ma anche diverse uscite, per via della “quota 100”, a partire già da agosto, per un corpo di polizia municipale che su 300 unità conta 70 inidonei ai servizi esterni e 43 ai servizi viabili.

Sono questi i numeri sfornati stamattina di fronte ai consiglieri comunali dal comandante della polizia municipale Calogero Ferlisi, secondo cui non ci sono altre soluzioni: «Messina ha bisogno dei poteri speciali per rinforzare l’organico dei vigili urbani». Una richiesta che Ferlisi chiede che la politica, da quella locale a quella nazionale, faccia propria.

«Si chiedano dei poteri speciali - ha continuato Ferlisi - come d’altra parte il Comando ha già chiesto alle amministrazioni comunali passate. Va riconosciuto che Messina è una città soggetta al passaggio dei tir, con sole due strade longitudinali che la attraversano. L’assessore ci chiede legittimamente più personale per la domenica, presidi fissi in alcuni posti, ma dobbiamo dare delle priorità. Questi sono i numeri. C’è un problema di credibilità e a volte anche di incolumità nei confronti dei cittadini».

E a proposito di richieste, Ferlisi racconta un aneddoto: «L’Atm ha chiesto maggiori controlli lungo il tragitto dello shuttle, addebitando alla polizia municipale i minori incassi dell’azienda. Ne ho parlato col vicesindaco Mondello che con buon senso mi ha detto di soprassedere. Se per il presidente dell’Atm Campagna siamo noi la causa di un danno erariale, lo segnali alla Corte dei Conti, si faranno grasse risate».

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