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Bimbo affetto da favismo a Galati Marina, divieto di vendita e coltivazione vicino alla scuola

foto pixbay

Con ordinanza sindacale, a tutela della salute di un minore affetto da favismo, è stato disposto il divieto di coltivazione di leguminose fresche (fave e piselli), per un raggio di 300 metri, e di vendita degli stessi prodotti alimentari, anche in forma ambulante per un raggio di 150 metri, dalla scuola primaria di Galati Marina dell’istituto comprensivo Santa Margherita a Giampilieri Superiore, per tutto il periodo di frequenza della minore.

La disposizione stabilisce inoltre, a spese dei proprietari, l’estirpazione e la distruzione delle piantagioni di leguminose già sviluppate eventualmente presenti nel raggio di metri 300 in linea d’aria dalla scuola frequentata dal minore, e il divieto assoluto di introduzione nel plesso scolastico dei legumi anche crudi, unitamente alla eliminazione di fave e piselli dal menù predisposto dalla struttura scolastica, qualora ne ricorra il caso.

Il provvedimento emesso oggi conferma i medesimi divieti per un raggio di 300 metri in linea d’aria e la vendita in forma sfusa, nell’area di 150 metri, dall’abitazione del minore, in via Nazionale a Santa Margherita, ed in quella di residenza del genitore in contrada Canale, sempre a Santa Margherita.

La polizia municipale ricorda l’obbligo per gli esercizi cittadini, che commercializzano fave e piselli freschi, l’esposizione di idonei cartelli che riportino in modo visibile, chiaro e leggibile, la dicitura “Attenzione zona rischio di crisi emolitica da favismo, derivante dalla vendita di leguminose fresche (fave e piselli) sfuse”.

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