La Procura di Barcellona, a conclusione delle indagini preliminari, ha fatto notificare al sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, e ad altri quattro rappresentati legali di società che in forza di un mandato gestiscono le biglietterie dei maggiori vettori che garantiscono i collegamenti navali dalle Isole Eolie ai porti di Milazzo e Napoli, l’avviso di chiusura delle indagini avviate dall’ufficio Circondariale marittimo di Lipari che fa capo alla Capitaneria di Porto di Milazzo sulla struttura prefabbricata realizzata dal Comune di Lipari nella zona portuale di Sottomonastero e data in uso illegittimamente alle società di navigazione per collocarvi le proprie biglietterie e le sale d’attesa riservate ai viaggiatori. Secondo le ipotesi di accusa formulate dalla Procura retta da Emanuele Crescenti, coadiuvato dal sostituto Rita Barbieri, il sindaco di Lipari attualmente in carica, Marco Giorgianni, è indagato, come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, per il reato di abuso di ufficio, in quanto avrebbe concesso in godimento la struttura attraverso una mera delibera di Giunta adottata nel 2014 e ciò nonostante il Comune di Lipari non avesse ancora ottenuto la relativa concessione demaniale dalla Regione. Gli altri quattro indagati, invece, ai quali si contesta l’occupazione abusiva di area demaniale, sono: Massimo La Cava, 56 anni, legale rappresentante della società “Sgm” srl; Alessandro Seminara, 52 anni, e Giuseppe Insana, 30 anni, entrambi legali rappresentanti che si sono succeduti alla direzione della Davimar Eolia Navigazione srl; Donatella De Pasquale, 54 anni, legale rappresentante della Eoltravel Viaggi e Turismo snc, tutti indagati per occupazione illegale di bene demaniale, in quanto titolari delle concessionarie delle società di navigazione che avrebbero occupato abusivamente la struttura.