Disabili, anziani, famiglie e giovani, sono queste le categorie al centro di quella pastorale di “strada” che è stata, da sempre, il leit motiv della famiglia religiosa fondata da don Orione. Una presenza indelebile soprattutto a Messina, dove il santo giunse 110 anni fa, subito dopo il sisma che aveva distrutto la città, pronto a ricostruire case e anime in comunione d’intenti con mons. Paino, il vescovo della rinascita. Quella dell’Istituto annesso alla parrocchia “S. Maria della Consolazione” è una meravigliosa storia di carità e accoglienza che, grazie religiosi che si sono succeduti con impegno amorevole e costante, non ha mai smesso di essere scritta. Ieri nella solennità dell’Epifania si è immesso ufficialmente il nuovo parroco e direttore don Natale Fiorentino, classe 1958, succeduto a don Marco Grossholz che ha ricoperto il mandato per sette anni. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola