C’è un’altra condanna di cui tenere conto per l’omicidio di Domenico Cutè “u Sauru”. Un’esecuzione mafiosa del gennaio 2000, a piazza San Matteo, a Giostra, che rischiava di rimanere tra i casi irrisolti e invece aveva portato nel giugno scorso da parte della Squadra mobile all’arresto dei fratelli Minardi, ovvero Giuseppe e Giovanni, detto Giampiero. Proprio quest’ultimo, è stato condannato a quindici anni di reclusione dal gup del Tribunale per i minorenni. Già, perché all’epoca, ancora diciassettenne, Giovanni “Giampiero” Minardi era praticamente un ragazzino. Qualcuno, quel giorno, vide una sagoma, cappotto lungo e passo svelto, dirigersi in fretta verso la Lancia Y10 dove c’era Cutè, sparare due colpi di pistola per poi allontanarsi in fretta verso le baracche del viale Giostra. Secondo gli investigatori e gli inquirenti era lui con quel cappotto. Con questa seconda condanna si è chiuso quindi il cerchio giudiziario per una esecuzione rimasta a lungo senza colpevoli. Leggi l’articolo completo su Gazzetta del Sud – edizione Messina in edicola oggi.