Si svolgeranno martedì, davanti al gip del tribunale di Messina Tiziana Leanza, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, gli interrogatori delle quattro persone arrestate venerdì nell’ambito dell’operazione antimafia condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo e del Comando Provinciale e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina.
L’accusa sostiene che i promotori e gli organizzatori dell’associazione mafiosa che a loro viene contestata siano Gioitta, Conti Mica e Mileti ma anche a Liuzzo Scorpo l’accusa contesta l’associazione mafiosa.
Accusa che va affiancata ai singoli reati che vengono citati e cioè di avere partecipato, attivamente, alle intimidazioni per cercare di costringere i titolari di tre imprese a pagare una imprecisata somma di denaro. Il tutto sui cantieri a Rocca di Caprileone, verso la fine del 2011, aperti per il rifacimento dell’attuale stadio Nuovo Comunale, il consolidamento e la messa in sicurezza della Strada provinciale “157” Tortoriciana e un lavoro pubblico. Il tutto nell’interesse della cosca dei Batanesi di Tortorici. Si tratta del clan che, dal 1995, si costituì sui Nebrodi dopo l’operazione “Mare Nostrum” che, il 6 giugno 1994, aveva debellato le cosche egemoni su Tortorici dei Bontempo Scavo e dei Galati Giordano.
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