S’interviene all’interno e nelle aree adiacenti e limitrofe. Lo stato di degrado in cui versa da anni l’edificio di viale della Libertà che un tempo ospitava la Standa (poi Conad) costituisce un’oggettiva situazione di pericolo permanente. I locali sono stati adibiti – nonostante i vari interventi della polizia municipale – a luogo di discarica e di ricovero di senza fissa dimora, in condizioni di vita inimmaginabili in una città che vuol dirsi civile.
Più volte si sono verificati episodi che avrebbero potuto avere conseguenze gravissime, come i principi d’incendio in alcune delle stanze dell’ex centro commerciale. Ma in quell’edificio sono successe anche di recente tragedie. Ricordiamo Gheorghe, il barbone romeno trovato morto il 5 gennaio 2017 per le percosse ripetutamente subite da un connazionale, poi arrestato.
E il 7 luglio 2018 un altro cadavere è stato rinvenuto tra rifiuti di ogni genere e suppellettili di fortuna, quello di un uomo di 33 anni, di nazionalità polacca. Due morti in due anni, in un disumano contesto di infinito squallore.
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