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Arresti sui Nebrodi, il procuratore Di Giorgio: "Così il clan estorceva gli imprenditori"

Vito Di Giorgio nuovo procuratore aggiunto

“Un’organizzazione con tutti i paradigmi dell’associazione mafiosa che ha controllato il territorio dei Nebrodi per tanti anni, dedita principalmente alle estorsioni nei confronti di imprenditori titolari di commesse pubbliche ed al traffico di stupefacenti, anche pesanti”.

Così il procuratore aggiunto di Messina, Vito Di Giorgio ha commentato l’operazione che ha portato all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare per quattro persone, ritenute affiliate al clan tortoriciano dei “batanesi”.

Il comandante del nucleo investigativo di Carabinieri di Messina, Tenente Colonnello Ivan Borracchia ha da par suo sottolineato i connotati di “una cellula criminale molto attenta sul territorio ad assumere informazioni sulle attività imprenditoriali presso cui operare le attività estorsive”.

Lo stesso tenente colonnello Borracchia ha quindi spiegato come in tale contesto subculturale alcuni episodi di microcriminalità venivano affidati alcuni esponenti di spicco della criminalità per la soluzione di determinate problematiche locali.

Il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Lorenzo Sabatino, ha infine evidenziato l’importanza dell’attività della strutturale territoriale dei Militari dell’Arma in un territorio particolarmente difficile, anche per ragioni geografiche, come quello nebroideo.

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