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Messina impaurita dopo l'escalation di rapine: Confcommercio chiede maggiori controlli

La rapina nella gioielleria De Maria a Messina

Non hanno avuto pietà per quei due vecchietti, marito e moglie, che da decenni ormai portano avanti la gioielleria De Maria. Avevano trasferito la loro attività dalla via Garibaldi alla via dei Mille e come consuetudine trascorrevano la loro giornata insieme, in negozio.

Ieri sono incappati in una disavventura, perché il loro esercizio è stato visitato dai peggiori dei clienti. Tre banditi, intorno alle 19.30, poco prima dell’orario di chiusura, hanno suonato al campanello. Ottenuto il via libera, si sono introdotti nell’esercizio, armati di pistola e travisati.

Il sabato sera si conferma il giorno della settimana preferito dai banditi per commettere rapine. L’ennesimo assalto è stato compiuto ieri sera, ai danni di una rivendita di tabacchi situata in via Consolare Valeria, nel rione di Gazzi.

Erano le 18.30 quando due malviventi hanno fatto irruzione nei locali alle spalle dello stadio Celeste. Entrambi col volto coperto da scaldacollo e a quanto pare disarmati, hanno minacciato titolare e dipendenti, costringendoli a consegnare il denaro contenuto in cassa.

In tutto questo, la città continua a fare i conti con un’escalation di assalti armati che potrebbe aumentare, visto che il Natale è alle porte e i colpi potrebbero fruttare di più ai delinquenti. E mentre il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto esprime la propria solidarietà ai titolari della gioielleria (la signora ha pure accusato un malore in quei concitati momenti) e chiede maggiori controlli alle forze dell’ordine, gli investigatori dell’Arma sono alla ricerca di elementi utili all’individuazione e alla cattura dei saccheggiatori.

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