Continuano le indagini sull'incendio che ha distrutto il Mai Tai Tiki bar, sul lungomare di Rodia, nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 24. A fuoco è andato un locale molto rinomato e punto di riferimento, nei mesi estivi, dei messinesi e dei vacanzieri che si recano a Rodia per trascorrere una serata di relax. Il ritrovo aveva chiuso i battenti a settembre, in concomitanza con la fine della bella stagione e il conseguente calo di clienti. Sono stati alcuni privati cittadini, che abitano nella zona del lungomare, a rendersi conto dell’accaduto e a chiedere aiuto. Come constatato dai vigli del fuoco, le fiamme hanno divorato una veranda esterna, in cui erano depositati un frigorifero, un televisore, suppellettili, arredi e quadri. Incenerite colonne di cemento, strutture in legno, tende che fungevano da copertura laterale e infissi. Piuttosto ingenti i danni, quantificati in alcune migliaia di euro. I carabinieri, coordinati dal capitano Paolo De Alescandris, comandante della Compagnia Messina Centro, hanno dapprima sentito coloro che hanno lanciato l’allarme alla sala operativa del Comando provinciale vigili del fuoco di via Salandra. Successivamente, hanno contattato i proprietari, che comunque hanno escluso di aver ricevuto, in particolar modo nell’ultimo periodo, minacce di qualsiasi genere o altro da ricondurre alla matrice dolosa. Da accertare, quindi, se l’incendio sia stato provocato dalla mano dell’uomo, anche se non sono state trovate tracce di liquido infiammabile o recipienti. In piedi anche l’ipotesi di un cortocircuito, dal momento che l’impianto elettrico del Mai Tai Tiki bar, nonostante la chiusura, era attivo e funzionante.