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Incendio al ristorante La Pineta di Piraino, ci sono altri due indagati

L'incendio a La Pineta

Vi sono altri due indagati a piede libero nell’inchiesta che ha portato all’arresto del 42enne di Brolo con l’accusa di avere appiccato il fuoco il 22 maggio scorso al ristorante «La Pineta» di Piraino, che fu distrutto dalle fiamme, e di avere tenuto condotte persecutorie nei confronti dei titolari dell’esercizio. Nel locale i danni, non coperti da assicurazione, ammontarono a circa 100 mila euro.

Secondo quanto accertato, qualche settimana prima dell’incendio, insieme ad un complice, l’arrestato avrebbe avvicinato il figlio del titolare ed un amico accusandoli di avere dato alle fiamme una baracca in lamiera di un suo amico nelle vicine campagne.

In quella circostanza A.V. avrebbe minacciato pesantemente i due giovani, che negarono di essere responsabili dell’incendio della baracca. Documentata anche sua condotte persecutorie per danneggiare ulteriormente l’imprenditore vittima dell’incendio sia per impedire il buon esito di una raccolta fondi organizzata dal sindaco di Piraino per donare un contributo economico all’imprenditore e sia, dopo aver saputo che l’uomo avrebbe aperto un nuovo ristorante stagionale, «La Pineta Mare», affittando un locale, tentando di intimorire il proprietario dell’immobile affinché desistesse dal concederlo in locazione, prospettandogli il pericolo di un nuovo incendio.

A.V. sarebbe anche transitato ripetutamente nei pressi del nuovo locale per far notare la sua presenza alla vittima.

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