Il processo per evasione fiscale e false fatturazioni del Caf-Fenapi, che vede tra gli imputati il sindaco Cateno De Luca, è cominciato a Messina. Ci sono previste udienze fino a marzo prossimo. E ci sono cinquecento testi da sentire, 38 li ha citati l’accusa, il resto i difensori. Il primo punto stabilito è che la celebrazione del processo rimane ancorata a Messina, questo perché il giudice sciogliendo la riserva assunta la settimana scorsa dopo l’istanza di incompetenza territoriale in favore di Roma presentata dagli avvocati Giovanni Mannuccia ed Emiliano Covino, ha letto una lunga ordinanza per dire “no”, e spiegare perché il processo si deve celebrare a Messina. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.